La storia con
la mia creatività è iniziata quando ero più piccola, come ho già avuto modo di
scrivere su questo blog, ma poi è rimasta chiusa in un cassetto per molto
tempo.
Se volessi
rileggere questo incontro sotto una luce diversa, direi che dopo molti anni, ci
siamo reincontrate e come vecchi amici o vecchi amanti, abbiamo cominciato
nuovamente a frequentarci.
Photo by Officina 1.4 |
E’ stata una nuova scelta, una bella scoperta, dal
principio nascosta da timidezza ed incertezza: “chissà se ne sarò ancora capace, chissà come uscirà questa cosa che
immagino solo nella mia testa, già bella e finita!”.
Poi, piano
piano, questa nuova frequentazione ha preso coraggio e si è spinta verso nuove
sperimentazioni, verso nuovi materiali, verso nuovi progetti per mettermi alla
prova, per “vediamo se ne sono capace”. Come
se fosse, giorno per giorno, la scoperta di una nuova persona che è entrata
nella mia vita.
Ogni nuovo
progetto era preceduto da un entusiasmo quasi infantile, dal non vedere l’ora
di arrivare a casa o di avere un’ora libera per sedermi lì e provare: poteva
essere l’entusiasmo per un nuovo filato o un nuovo colore, oppure un nuovo modo
per scrivere a mano una parola, un pensiero. Una nuova tecnica o un pennarello appena acquistato da testare.
Crochet, carta,
colori, penne e pennarelli, bella scrittura e disegni nuovi da colorare.
Non ha
importanza quale sia l’attacco creativo del momento o della giornata: so solo
che mi riempie l’anima e il cuore di linfa vitale, che mi fa andare oltre e
deragliare dai soliti binari imposti da un lavoro ormai conosciuto ed esplorato
in lungo e in largo, che mi permette di vedere nuovi orizzonti davanti a me,
nuove strade.
E questo,
scusate se è poco, mi rende felice!